Riunire le famiglie etiopi
Un Progetto Nazionale in collaborazione con il Governo di Israele

La guerra civile etiope mette in pericolo le vite di migliaia di Ebrei Etiopi nei campi di Gondar e Addis Abeba nell’attesa del ponte aereo che li ricongiunga ai loro familiari già in Israele.
Per il pericoli legati al Covid-19, alla scarsità di generi alimentari, alla malnutrizione e alle difficili condizioni di vita, gli Ebrei Etiopi desiderano più che mai raggiungere Israele; è stato da sempre intenso il loro desiderio di tornare a Zion.
Con un’importante decisione lo Stato di Israele ha recentemente approvato il ricongiungimento di 3000 Etiopi.
Partecipa insieme a noi in questo progetto di ponte aereo e ricongiungimento familiare.
- € 555.000 finanzieranno il volo di 250 nuovi olim dall’Etiopia.
- € 2.220 finanzieranno il trasferimento di un immigrato, oltre a fornire generi alimentari, corsi di preparazione pre-Aliyah, infrastrutture per validare e autenticare il processo di Aliyah, voli interni in Etiopia.
Ogni donazione verrà raddoppiata dal Governo di Israele.
Aliyah dall’Etiopia negli ultimi anni

La recente decisione del Governo israeliano di portare 3000 etiopi in Israele è solo l’ultimo capitolo di una lunga e dolorosa storia.
L’Aliyah dall’Etiopia era apparentemente inesistente fino all’agosto del 2016, quando il Governo israeliano passò una risoluzione a favore del ricongiungimento familiare della comunità Falasha Mura (popolo di origine etiope e di religione ebraica), permettendo a chiunque avesse parenti di primo grado già in Israele, di immigrare insieme ai figli non sposati. Il limite di permessi rimase molto basso fino al 2020, quando il Governo approvò l’Aliyah di 400 Falasha Mura.
L’attuale decisione è arrivata dopo una forte pressione pubblica da parte della comunità etiope in Israele, guidata dal Ministro dell’Immigrazione Tamanu-Shata, nata in Etiopia ed immigrata lei stessa nel 1984 all’età di tre anni.

Purtroppo si tratta di un piccolo gesto, considerando i 16.000 Falasha Mura richiedenti permesso di emigrare in Israele. Per via della crescente pressione pubblica, il Governo israeliano ha annunciato a dicembre 2020 la decisione di aumentare il numero di permessi per ricongiungimento familiare a 2.000, gettando le fondamenta per l’Aliyah immediata di centinaia di Ebrei Etiopi in un’operazione conosciuta come Tzur Yisrael. Questa decisione è stata particolarmente tempestiva per via delle condizioni di vita estreme degli Ebrei in attesa in Etiopia, peggiorate a causa della pandemia. L’intensificarsi della guerra civile etiope ha giocato un ruolo nella decisione israeliana di aumentare il numero di immigrati dall’Etiopia velocizzando il processo.
L’operazione Tzur Yisrael è ufficialmente terminata l’11 marzo 2021 dopo aver portato con nove aerei un totale di 2.112 Etiopi in Israele. Dopo lo sbarco in Israele dell’ultimo di loro, il Presidente dell’Agenzia Ebraica Isaac Herzog ha commentato: “L’ultimo volo dell’Operazione Tzur Yisrael è arrivato per riunire innumerevoli famiglie dopo troppi anni di separazione. È un momento che tocca il cuore, ricordandoci che la nostra missione di portare a casa i membri della comunità ancora in attesa di Aliyah è ben lungi dall’essere finita“.
Nell’agosto del 2021, grazie alla continua leadership del Ministro etiope Tamanu-Shata, Israele ha approvato la prima lettura della prima legge di bilancio in tre anni, stanziando 150 milioni di shekel (46 milioni di dollari) per l’immigrazione e l’assorbimento. Una parte di questi verrà dedicata ai 3000 etiopi.
Con quest’ultimo ponte aereo si stima che 5-9.000 Falasha Mura attualmente in Etiopia potrebbero accedere alle procedure per fare l’Aliyah.
IL RICONGIUNGIMENTO DEI FALASHA MURA IN POSSESSO DEI REQUISITI PER FARE ALIYAH IN ISRAELE RIMANE UNA DELLE NOSTRE MAGGIORI PRIORITÀ.